Locanda Almayer di Rita Romano onlus è un associazione nata nel 2017 dopo la prematura morte di Rita Romano e aiuta il reparto Ematologia dell'Ospedale Tortora di Pagani raccolta fondi che serviranno per progetti o attrezzature.; 

L’Associazione “Locanda Almayer di Rita Romano” nasce nel 2016 su iniziativa dei fratelli di Rita per mantenere viva la sua memoria e portare avanti alcuni progetti cui lei teneva particolarmente. Rita Romano, scafatese, nata a Pompei il 5/11/1977, ha vissuto in modo esemplare i suoi 38 anni di vita, dando valore a ogni attimo della sua esistenza e andando in profondità. La conoscenza del dolore e della malattia – un osteosarcoma contratto nell’infanzia con conseguente disabilità motoria – non le ha impedito di realizzare tanti dei suoi sogni, di ultimare brillantemente i suoi studi conseguendo la Laurea in Psicologia, l’abilitazione alla professione, specializzarsi in psicodiagnostica e criminologia, lavorare come psicologa e docente, essere circondata da tanti amici, conoscere l’amore, viaggiare. L’eccezionale sensibilità di Rita, rimasta impressa a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e la sua capacità di comprendere il senso della vita e di entrare nelle pieghe più nascoste dell’animo umano, sono testimoniati nei suoinumerosissimi scritti, in poesia e prosa. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, ricordiamo che il suo racconto “Carillon” vinse nel 2011 il Premio Subway “Metronapoli” ed è stato di conseguenza stampato in 500mila copie e distribuito nelle stazioni di metropolitane e funicolari. Nel 2015, un suo racconto autobiografico è risultato vincitore della 36.ma edizione del Premio nazionale letterario “Flaminio Musa” organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. L’Associazione – che prende il nome dalla pagina facebook creata e gestita da Rita seguita da quasi 4mila persone - si propone lo scopo di far conoscere l’opera letteraria di Rita Romano e devolvere ogni ricavato delle sue attività a sostegno dei reparti di oncologia e in particolare all’istituzione di borse di studio per psiconcologi. Rita, prima di lasciarci, era riuscita ad accedere a un master universitario di psiconcologia e teneva molto a questo progetto. Rita Romano, nasce a Pompei il 5/11/1977, ha vissuto in modo esemplare i suoi 38 anni di vita, dando valore a ogni attimo della sua esistenza e andando in profondità. La conoscenza del dolore e della malattia – un osteosarcoma contratto nell’infanzia con conseguente disabilità motoria – non le ha impedito di realizzare tanti dei suoi sogni, di ultimare brillantemente i suoi studi conseguendo la Laurea in Psicologia, l’abilitazione alla professione, specializzarsi in psicodiagnostica e criminologia, lavorare come psicologa e docente, essere circondata da tanti amici, conoscere l’amore, viaggiare. L’eccezionale sensibilità di Rita, rimasta impressa a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e la sua capacità di comprendere il senso della vita e di entrare nelle pieghe più nascoste dell’animo umano, sono testimoniati nei suoi numerosissimi scritti, in poesia e prosa. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, ricordiamo che il suo racconto “Carillon” vinse nel 2011 il Premio Subway “Metronapoli” ed è stato di conseguenza stampato in 500mila copie e distribuito nelle stazioni di metropolitane e funicolari. Nel 2015, un suo racconto autobiografico è risultato vincitore della 36.ma edizione del Premio nazionale letterario “Flaminio Musa” organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. L’Associazione – che prende il nome dalla pagina facebook creata e gestita da Rita seguita da quasi 4mila persone - si propone lo scopo di far conoscere l’opera letteraria di Rita Romano e devolvere ogni ricavato delle sue attività a sostegno dei reparti di oncologia e in particolare all’istituzione di borse di studio per psiconcologi. Rita, prima di lasciarci, era riuscita ad accedere a un master universitario di psiconcologia e teneva molto a questo progetto. Nello scorso 08 Febbraio 2017 durante una serata organizzata per raccogliere fondi abbiamo devoluto all’Ospedale Tortora di Pagani, reparto ematologia l’impianto Wi-fi in seguito insieme all’aiuto di altri donatori abbiamo dato vita all’Ambulatorio Trotula e al progetto di Telecardiologia

Rita Romano, nasce a Pompei il 5/11/1977, ha vissuto in modo esemplare i suoi 38 anni di vita, dando valore a ogni attimo della sua esistenza e andando in profondità. La conoscenza del dolore e della malattia – un osteosarcoma contratto nell’infanzia con conseguente disabilità motoria – non le ha impedito di realizzare tanti dei suoi sogni, di ultimare brillantemente i suoi studi conseguendo la Laurea in Psicologia, l’abilitazione alla professione, specializzarsi in psicodiagnostica e criminologia, lavorare come psicologa e docente, essere circondata da tanti amici, conoscere l’amore, viaggiare. L’eccezionale sensibilità di Rita, rimasta impressa a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerla e la sua capacità di comprendere il senso della vita e di entrare nelle pieghe più nascoste dell’animo umano, sono testimoniati nei suoi numerosissimi scritti, in poesia e prosa. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti, ricordiamo che il suo racconto “Carillon” vinse nel 2011 il Premio Subway “Metronapoli” ed è stato di conseguenza stampato in 500mila copie e distribuito nelle stazioni di metropolitane e funicolari. Nel 2015, un suo racconto autobiografico è risultato vincitore della 36.ma edizione del Premio nazionale letterario “Flaminio Musa” organizzato dalla Lega Italiana per la Lotta ai Tumori. L’Associazione – che prende il nome dalla pagina facebook creata e gestita da Rita seguita da quasi 4mila persone - si propone lo scopo di far conoscere l’opera letteraria di Rita Romano e devolvere ogni ricavato delle sue attività a sostegno dei reparti di oncologia e in particolare all’istituzione di borse di studio per psiconcologi. Rita, prima di lasciarci, era riuscita ad accedere a un master universitario di psiconcologia e teneva molto a questo progetto. Nello scorso 08 Febbraio 2017 durante una serata organizzata per raccogliere fondi abbiamo devoluto all’Ospedale Tortora di Pagani, reparto ematologia l’impianto Wi-fi in seguito insieme all’aiuto di altri donatori abbiamo dato vita all’Ambulatorio Trotula e al progetto di Telecardiologia .

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